Il cavolfiore è un ortaggio versatile, forse più noto per le sue proprietà benefiche. Può essere aggiunto a tantissime pietanze, dona infatti corpo e massa nelle ricette a basso contenuto di carboidrati. La maturazione al fresco e la capacità di conservazione superiore fanno del cavolfiore una base autunnale e invernale per qualsiasi cosa, dagli stufati alle zuppe o alle insalate, e ha trovato una collocazione in luoghi sorprendenti, compresa la crosta della pizza!
Questo ortaggio è ricco di vitamine: 1 tazza contiene circa il 75% della dose giornaliera raccomandata di vitamina C. Ogni sua parte, dai gambi alle foglie, è commestibile! Le cimette sono la parte del cavolfiore che viene più spesso cotta al vapore o arrostita (ma possono essere consumate anche crude o sottaceto), tuttavia anche le foglie e i gambi non vanno buttate. Queste parti dell'ortaggio vengono spesso gettate via, invece bisognerebbe ridurre gli sprechi alimentari e conservarle per aggiungerle, per esembio, al brodo vegetale fatto in casa!
Dove acquistare i cavolfiori
I cavolfiori possono essere coltivati, raccolti e venduti tutto l'anno, ma sono per natura una coltura da clima fresco. Il sole e il caldo fanno emergere i sapori amari dei boccioli non ancora sviluppati, mentre il freddo e il gelo ne fanno emergere il lato più dolce. I cavolfiori si trovano in quasi tutti i mercati in qualsiasi periodo dell'anno, ma danno il meglio di sé in autunno e in inverno e persino all'inizio della primavera. In questo periodo si trovano anche i prezzi più bassi, anche se sono sempre relativamente economici. Sono venduti freschi a cespo intero e in cimette pretagliate e confezionate, sia fresche che surgelate.
Come cucinare i cavolfiori
Il cavolfiore crudo viene spesso abbinato a salsine cremose ed è un'aggiunta popolare a un piatto di verdure crude o di cruditè. Il cavolfiore può essere gratinato al forno, cotto al vapore, saltato in padella o fritto. Si può anche schiacciare il cavolfiore per servirlo come contorno, come le patate.
Sia che vengano cucinati o mangiati crudi, i cavolfiori sono più comunemente spezzati o tagliati in cimette. Vengono eliminate le foglie esterne, che possono essere tagliate e aggiunte a un soffritto o a una zuppa. Il torsolo viene spesso rimosso e scartato, ma è altrettanto commestibile e gustoso delle cimette. Potete tritarlo e cucinarlo insieme alle cimette, soprattutto se state preparando una zuppa di cavolfiore. L'intera testa del cavolfiore può anche essere arrostita per una splendida presentazione.
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Come conservare i cavolfiori
Conservate i cavolfiori avvolti in un contenitore di vetro in frigorifero. Appena acquistati, i cavolfiori durano fino a due settimane. Tagliate il cavolfiore in cimette e conservatelo sigillato in un sacchetto in frigorifero per una settimana al massimo. Per una conservazione più lunga, è meglio sbollentare e congelare le cimette, che si conservano fino a un anno.
Varietà di cavolfiori
Le teste bianche dei cavolfiori sono le più familiari e riconoscibili, ma sono disponibili anche altre varietà. In alcuni mercati si possono trovare anche cavolfiori viola italiani o cavolfiori dorati. Il cavolfiore Romanesco è il più particolare, con le sue cimette verdi e appuntite che assomigliano più a una pianta grassa che a un ortaggio. Sono un'alternativa divertente (soprattutto per i piatti di verdure) e possono essere utilizzati proprio come il più comune cavolfiore bianco.